Lumière directe / ©RES

Natura morta con pane, mele e fiori

Anonimo

Lo studio di questa natura morta aveva per scopo di identificare i materiali presenti e il loro utilizzo al fine di contestualizzarli e confrontarli con la tecnica di Cézanne.

Inizialmente, il pigmento bianco è stato analizzato per escludere la presenza di bianco di titanio, che sarebbe stato in contrasto con l’epoca presumibile dell’opera. Successivamente, sono state effettuate immagini scientifiche ad alta definizione sul fronte e sul retro del dipinto: luce diretta, radente, ultravioletta, riflettografia infrarossa, microscopio Dinolite e radiografia.

Questa natura morta mostra un tavolo su cui sono posizionate mele, un coltello, una pagnotta, una caraffa, una bottiglia di vino e un vaso con dei fiori. Sullo sfondo si intravedono due sedie di legno.

Il fronte visibile è dipinto direttamente sulla tela senza preparazione, cosa non comune nella pratica di Cézanne. Infatti, le opere autografe studiate in parallelo sono tutte preparate.

È stata rinvenuta un’etichetta bagaglio della Gare d’Orsay incollata sul lato interno del traverso del telaio. Essendo la stazione in attività dal 1900 al 1939, è probabile che il telaio sia stato realizzato durante questo periodo o prima di queste date.

La riflettografia infrarossa fornisce poche informazioni sulla tecnica di esecuzione. Il disegno non è chiaramente identificabile. Se presente, è poco distinguibile in riflettografia, sia a causa del materiale utilizzato (trasparenza nell’infrarosso) sia a causa dello spessore degli strati. Tuttavia, si osservano alcuni elementi di disposizione, come ad esempio il coltello in primo piano, il pane e il leggero pentimento del tavolo nell’angolo inferiore destro.

La pittura è stata realizzata in due fasi distinte, con aggiustamenti successivi alla prima fase. Sebbene queste due fasi siano identificabili con la luce diretta, la cronologia esatta può essere confermata dall’immagine ultravioletta che ha evidenziato la differenza di fluorescenza tra gli strati colorati.

La fluorescenza verdognola permette di identificare una vernice a base di resina naturale, che ricopre la prima composizione. Le modifiche, invece, non presentano o presentano una scarsa fluorescenza e appaiono violacee. Riguardano principalmente sfumature di tonalità che non apportano cambiamenti alla composizione, ad eccezione del tavolo, le cui forma e posizione sono state modificate.

La pittura è applicata principalmente attraverso pesanti tocchi di colore depositati con pennelli di diverse dimensioni, o con il coltello (come sulla tovaglia e sullo sfondo). La materia è poco diluita e spessa: le pennellate si sovrappongono in alcuni punti.

Il colore è applicato in modo grezzo, prima di essere mescolato direttamente sulla tela o sul pennello: ciò conferisce un effetto particolare a certi elementi, come le mele, che sono rappresentate con una moltitudine di sfumature colorate.

Questa tecnica non è consueta nella pittura di Cézanne. Nel suo caso, la materia è di solito meno spessa, lavorata con pennellate adiacenti e regolari che costruiscono il volume attraverso il colore e la sintesi cromatica, talvolta giocando con riserve di tela.

Se alcune caratteristiche si ritrovano nel dipinto analizzato, la costruzione del modellato non è creata qui dalla giustapposizione di tonalità, ma da strati sovrapposti molto spessi che delineano il disegno. Altri elementi sono resi con una certa mancanza di finezza, come ad esempio la bottiglia o il vaso di fiori.

In Cézanne, si notano spesso errori prospettici intenzionali, poiché gli oggetti sono dipinti indipendentemente gli uni dagli altri, con le proprie regole prospettiche. Ne deriva una tensione che rende la composizione instabile, in cui gli oggetti posti in secondo piano sembrano talvolta inclinarsi in primo piano o fluttuare nello spazio. Nella natura morta studiata, la composizione è piuttosto statica, la prospettiva è rispettata e i piani sono chiaramente identificabili.

La radiografia ha rivelato una composizione sottostante difficilmente visibile in luce diretta e all’infrarosso: compare infatti il ritratto di un uomo a sinistra della composizione. Dipinto sul retro della tela, questo ritratto è stato ricoperto da uno strato colorato, cosi da nasconderlo.

Smontando il telaio, emergono altri elementi della composizione : si tratta di un uomo e una donna in primo piano all’interno di un’abitazione. Il ritratto dell’uomo non è stato identificato, poiché vi sono pochi elementi che lo permettono.

A differenza del fronte, la tela sul retro è stata preparata; la materia è applicata abbastanza spessa con ampie pennellate che vanno a modellare lo sfondo e i vestiti. L’abito della donna corrisponde ai colori utilizzati per la tovaglia sul fronte visibile. Sembra che entrambi i lati del quadro siano stati dipinti dallo stessso artista.

Sebbene non sia possibile affermare con certezza basandosi sulle informazioni materiali poiché nessun elemento è discriminante, è improbabile che l’opera sia stata realizzata dalla mano di P. Cézanne. Infatti, nonostante l’uso accertato del bianco di piombo e l’etichetta della Gare d’Orsay che potrebbero corrispondere all’epoca dell’artista, gli elementi tecnici coincidono poco con la tecnica del maestro.

Anonimo, Natura morta con pane, mele e fiori, XIX secolo, olio su tela, collezione privata.