Esistono molti metodi per analizzare pigmenti e leganti sulle vernici.
Metodi invasivi
I metodi di campionamento consistono nel prelevare una parte microscopica del materiale pittorico per analisi. Il materiale prelevato viene quindi esaminato al microscopio, incluso in una resina e lucidato in modo da osservare i diversi strati che costituiscono il campione (strato di preparazione, fondo colorato…). Si possono così studiare il particolato dei pigmenti e le alterazioni dello strato pittorico.
L’analisi dei pigmenti e dei leganti di un’opera serve inoltre a fornire informazioni per il controllo incrociato di una probabile datazione, confrontando i pigmenti analizzati con le date di fabbricazione dei colori utilizzati.
L’analisi dei pigmenti della sezione stratigrafica permette invece una migliore comprensione della struttura del dipinto. Rivela così ridipinture, incidenti e crepe, e talvolta identifica anche alcuni pigmenti.
Metodi non invasivi
La fluorescenza a raggi X è un’analisi elementare senza contatto e senza campionamento. I raggi X vengono proiettati sullo strato di vernice, facendo reagire ogni elemento in modo caratteristico e fornendo informazioni sull’intero spessore della vernice (e non solo sugli strati superficiali).