Lo studio stratigrafico di un’opera permette di comprendere la successione dei diversi strati pittorici (strati preparatori, strati pittorici, vernici, ecc.).
La tecnica consente l’individuazione degli strati di cui è costituito un dipinto e del loro relativo spessore, in modo da consentire molteplici osservazioni sulle caratteristiche delle varie stesure e quindi sulla tecnica di esecuzione e sui materiali impiegati.
La caratterizzazione di questi materiali minerali e organici viene effettuata con microscopia ottica, microscopia elettronica a scansione, spettrometria Raman e infrarossa, cromatografia e test microchimici.
Attraverso questi metodi, vengono quindi realizzati studi stratigrafici completi che includono la caratterizzazione dei supporti, degli strati di preparazione, dei materiali coloranti, dei riempitivi, dei leganti, ecc.
L’esame degli strati stratigrafici può essere combinato con l’imaging chimico a rivelatori come la spettrometria infrarossa a trasformata di Fourier o la spettrometria Raman.