Le fotografie in luce ultravioletta vengono utilizzate per meglio comprendere gli elementi costitutivi del dipinto e per valutarne lo stato di conservazione.
Loro permettono:
- di caratterizzare la natura, lo spessore e l’applicazione dei diversi strati
- di annotare e differenziare le possibili campagne di restauro
- di identificare alcuni pigmenti
- di identificare e localizzare le ridipinture
- sono uno strumento utile in alcuni trattamenti restaurativi.
Le fotografie a luce ultravioletta sono scattate al buio con “luce nera”. Queste lampade emettono raggi UV più o meno lunghi (da 350 a 380 nm) che vengono in parte assorbiti e riflessi dalla superficie del pannello. Un filtro è posizionato sull’obiettivo della fotocamera che consente il passaggio solo della luce UV.
Questa tecnica aiuta a caratterizzare la vernice grazie alla particolare fluorescenza di alcune resine naturali. Consente inoltre di osservare e differenziare eventuali campagne di restauro, in particolare la presenza di ridipinture o reintegrazioni che si presentano in una tinta violacea scura. Aiuta anche a identificare alcuni pigmenti come il bianco di zinco che ha una particolare fluorescenza, a vedere l’efficacia di un solvente o per verificare la consistenza della vernice detergente.